Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Mezzanotte” Skinny

Ha parlato della vita in strada, del blocco, del quartiere, degli amici e dei nemici. Della droga, dei soldi, dei problemi con la legge, dei sogni realizzati e di quelli ancora da realizzare. Ora il rapper catanese Skinny torna sulla scena con una piccola inversione di tendenza. Una canzone che parla di sentimenti. Anzi, del sentimento per eccellenza, l’amore.

“Mezzanotte” rappresenta una piccola svolta nel percorso artistico e nel processo creativo di Noà Magro. È il primo brano della sua carriera ad affrontare tematiche diverse da quelle della strada, in cui si rivolge a un pubblico più ampio, utilizzando un linguaggio vicino a molte più categorie di giovani e meno giovani. In “Mezzanotte” Skinny racconta uno spaccato di vita vissuta che incontra le vicende di chi, a 17 anni, sperimenta per la prima volta sentimenti intensi.

«Sentivo il bisogno di raccontare e mostrare una faccia diversa – dice l’artista – e questo brano mi permette di avvicinarmi anche a chi non vive nel quartiere e certe dinamiche le ha viste solo nei film o sentite nelle mie canzoni».

“Colpa mia” Picciotto

Picciotto, rapper palermitano, è nato ed è cresciuto nei centri sociali occupati. Da quindici anni si occupa di laboratori di scrittura creativa incentrati sul rap e di progetti di contrasto alla dispersione scolastica, lavorando nelle scuole e in diversi quartieri popolari di Palermo.

Da sempre attento a ciò che succede nella sua città, negli ultimi mesi Picciotto ha dato vita all’ennesimo progetto che mette al centro Palermo attraverso i suoi artisti e la costruzione di immaginari reali. Il rapper ha fondato “Lo stato dell’arte”, un’etichetta discografica che ha come mission quella di “provare a dare dignità ai sogni di ogni giovane musicista palermitano che per perseguirli non dev’essere costretto ad emigrare”.

“Nova” Reiven

Al secolo Salvatore Maugeri, Reiven il rapper, autore e freestyler siciliano classe ‘94 con questo singolo si avvicina filone trap con ambientazioni che richiamano l’alternative rock. Le liriche scavano nel suo animo sondando il tema del vuoto esistenziale, in un climax ascendente che lo riporterà all’esterno di sé. Proprio come suggerisce il titolo, “Nova” è una stella che esplode, raggiungendo il punto massimo della sua emotività.

“Silenziu” Curamunì

Il duo siracusano Curamunì, lo scorso anno finalista al Premio Andrea Parodi, torna con un nuovo singolo intitolato “Silenzio”, nel quale raccontano come spesso ci perdiamo in giri di parole dimenticando che, invece, il silenzio è nobile.

“Un attimo” Pino

Nuovo singolo del giovane cantautore siciliano Andrea Pino, origini catanesi e base a Giardini Naxos. Un brano orecchiabile che vuole essere uno spaccato di vita adolescenziale tra alti e bassi, rimpianti, delusioni e sogni.

“Jastima” Nima

Nuovo singolo della giovane producer, compositrice e songwriter siciliana. Attraverso l’elettronica, le produzioni di Nima decostruiscono, ricombinano e si appropriano di un passato che irrompe nel presente-futuro. La sua terra natale diventa il punto di partenza per la ricerca dei suoni.  Una ricerca che tocca tutte le terre bagnate dal Mediterraneo. Per questo la lingua utilizzata è il Nụhmeyya, mix di fonemi arabi, greci, siciliani ed ebraici, lingua dell’anima parlata dal primo e dall’ultimo abitante di un Mediterraneo decostruito e ricombinato.

Nel mondo siciliano, li jàstimi sono antiche imprecazioni pronunciate in dialetto. La jastima pronunciata da Nima concentra sacro e profano, è preghiera e maledizione, supplica e condanna. Al contempo figlia e custode del mare, Nima si ribella al fato: è contro di lui che riversa la sua rabbia e il suo caos, rimanendo inerme nell’accarezzare i volti dei corpi che il mare riporta a galla. Fato desiderato e detestato, benedetto e dannato. Essere sovrannaturale un tempo amico e ormai traditore e per questo degno di essere maledetto.

“Tutto è perfetto” Paolo Russo

Brano in equilibrio tra poesia romantica e black music. Una traccia che rivela l’intimità dell’artista nel voler dichiarare la perfezione dell’amore così come quella della natura, attraversando suggestioni notturne e paesaggistiche. Una perfezione universale come il susseguirsi del giorno e della notte, che dona all’animo un senso di pace ma allo stesso tempo di smarrimento.

Una traccia musicalmente molto diretta con un piano rhodes che sostiene costantemente la voce sussurrata e si identifica come una una chanson di tutto rispetto. Liriche melodiche e armonie jazz-folk si fondono con l’utilizzo di sintetizzatori creando un originale sonorità che rievoca vagamente gli anni Sessanta.

Ascolta la playlist su Spotify

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