Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Disamistade” Luciano Panama

Il musicista messinese rivisita e reinterpreta con grande personalità il brano di Fabrizio De André e Ivano Fossati tratto dall’album “Anime Salve”, pietra miliare della musica italiana ed internazionale, come i suoi autori, due giganti della scrittura in musica. Un’esecuzione unica, molto personale, che non perde il piglio espresso nella versione originale, ma lo rafforza e ne restituisce la potenza in una nuova chiave di lettura con solo chitarra e voce, dove il nylon delle corde e il ritmo dirompente ed avvolgente intrecciati al timbro vocale creano un’atmosfera punk ma al tempo stesso dolce e raffinata, che colpisce sin da subito per l’impatto emotivo della performance. In un periodo così violento feroce e spietato, che continua imperterrito a sacrificare vite innocenti, Luciano Panama decide di pubblicare uno dei brani più significativi contro la guerra, scegliendo inoltre di girare le immagini in Piazzale Cimitero Monumentale a Milano, uno dei luoghi più suggestivi della penisola, che fa da sfondo e corrobora il senso profondo dell’incalzante vigorosità di quest’azione.

“Pray for me” Quintessenza

Secondo singolo della band siciliana QuintaEssenza: «Un messaggio spirituale proveniente dal più profondo dell’animo e vuole legare tutta l’umanità verso un futuro di pace e armonia con la natura».

“Pray for me” è una preghiera, un messaggio di speranza che viene rilanciato, dopo il primo singolo “Mission to planet earth”, con un coro di bambini che cantano nel videoclip: «I bambini rappresentano il futuro del mondo e la possibilità di un cambiamento, quindi “I would like to change the world” cantata in coro da chi rappresenta una generazione nuova sottolinea proprio la voglia di migliorare il pianeta e tutte le persone che lo vivono», spiega la band. «Si tratta di una ballad in 12/8 che lancia anche un messaggio spirituale proveniente dal più profondo dell’animo e vuole legare tutta l’umanità verso un futuro di pace e armonia con la natura. Inoltre, le sonorità blues e soul e le immagini del video, lasciano ampio spazio ad una visione profonda e significativa del messaggio che vorremmo lanciare».

“rap.presentarsi” gaberlover

Nome d’arte del palermitano Gabriele Lo Verde, uno dei sei siciliani ammessi alle audition live di Musicultura 2024. Fra rap e Pinguini Nucleari Tattici. Gli altri siciliani ammessi al festival della canzone d’autore che si svolge a Macerata sono: i catanesi Anna Castiglia e Cordio, il messinese Delvento, la palermitana Nicole Bullet e l’agrigentina di Ravanusa Belfiore.

“Tetto del mondo” Delvento

Il nuovo singolo del progetto Delvento. Il brano, dal titolo “Tetto del mondo“, è  stato scritto, composto e prodotto dallo stesso Delvento, in occasione dei Bootcamp di X-Factor 17, andata in onda su Sky e NowTv nei giorni 5 e 12 ottobre. Il brano è parte di un doppio singolo dove sarà presente anche “Fiore di Maggio”, la cover di Fabio Concato cantata nella fase delle audition.

“Rospi” Belfiore

Secondo singolo di Belfiore, cantautrice di Ravanusa. È una canzone che parla di maschere, commedie, di bravi attori e commedianti. Racconta l’emancipazione dalla vita della provincia siciliana, da quei contesti in cui si muore e si vive di maldicenze. Sarà seguito da un videoclip diretto da Giovanni Salvato e Sara Cavallaro. Dice Belfiore del brano: «Nel posto in cui sono cresciuta, per sopravvivere bisogna inventarsi un personaggio. Non tutti però sono disposti a leggere passivamente un copione imposto da ciò che gli altri si aspettano da noi. ‘Rospi’ è il mio invito all’improvvisazione, a sputare fuori tutto quello che ci attanaglia il petto».

“Sale nella ferita” Nicole Bullet

La cantante palermitana Nicole Bullet torna in Italia dopo un periodo trascorso a Londra. Nel nuovo singolo parla di un amore tossico, di quando due persone non riescono a trovare quel momento in cui potrebbero stare insieme e vivere l’amore insieme e quindi decidono di ignorare questo legame per continuare a soffrire.

“Un mazzo di fiori” Paolo Miano

Secondo singolo del cantautore catanese Paolo Miano, che anticipa il disco dal titolo “Revoluzione”, in uscita nei prossimi mesi. «L’intenzione del video è quella di alimentare un sentimento di nostalgia nello spettatore a partire dalla scelta della fotografia da filmino casalingo vintage e attraverso un susseguirsi di scene di semplice ma preziosa quotidianità tra padre e figlio, nelle quali si evidenzia il modo meno plateale, ma non per questo meno intenso con cui si manifesta l’amore dei padri, del quale probabilmente non si parla abbastanza», dice Miano.

La scelta dell’artista di interpretare il ruolo del padre è la chiusura del cerchio di un naturale processo di identificazione. «Una storia d’amore al di là del tempo e dello spazio che ci possono separare, ma che certamente non scindono legami d’affetto né cancellano ricordi indelebili», aggiunge il regista Alessandro Viani. «Girato con lo stile filmico delle immagini super montate insieme con rari fotogrammi 8mm d’archivio».

Il brano è stato prodotto e mixato da Daniele Grasso per Dcave Records presso The Cave Studio Catania, musica Daniele Grasso e Paolo Miano, testo Paolo Miano.

“Zagara miele e sale” LaNobileA feat. Barbara Catera

Con questa canzone retorica la siracusana Angela Nobile (oggi col nome d’arte di LaNobileA), assieme al soprano lirico Barbara Catera, amica e vocal coach, ha vinto la sezione inediti al “Vertical Music Fest”, la rassegna dedicata al mondo della musica con video girati in formato verticale che si è tenuta a CasaSanremo nei giorni del Festival. 

“Vito raccontami” Francesco Cataldo

È il singolo che annuncia l’uscita dell’album “Amaranto” per il 15 marzo, lavoro che segna una svolta nella carriera del musicista siracusano: l’abbandono del jazz e della chitarra per ritornare al pianoforte classico che suonava da piccolo. Il brano, dedicato al nonno, è una rilettura di quello contenuto nel disco “Spaces” del 2013 ed è una delle tredici piccole storie di cui è composto “Amaranto”.

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