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Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Giuriei” Eleonora Bordonaro

Tra fede e leggenda, tra sacro a profano. A San Fratello, piccolo borgo in provincia di Messina tra i Nebrodi e le Eolie, la settimana di passione si trasforma in una grande festa animata dai Giudei: musicisti, figuranti, acrobati, disturbatori dei riti sacri in giubba rossa, un po’ guerrieri, un po’ fauni, un po’ flagellanti, che intonano con le loro trombe melodie militari, ballabili e marce. Un rito pasquale, una rappresentazione di fede, di cui non si conosce bene l’origine. Le leggende sono tante ma è una quella che Eleonora Bordonaro ha scelto di raccontare – attraverso il testo del sanfratellano Antonino Versaci – nel brano Giuriei, terzo estratto dall’album Roda, che esce accompagnato da un videoclip di Luca Bordonaro che racconta quello che accade a San Fratello nei giorni che precedono la Pasqua.

Gesù fu messo in croce il Venerdì e nessuno al mondo poteva immaginare che il terzo giorno sarebbe resuscitato. Ma, si narra, che qualcuno confidò ai Sanfratellani questa bella notizia due giorni prima, così loro non sapendo contenere la gioia, il Mercoledì riempirono le strade di Giudei che, non avendo avuto la pazienza di aspettare, anticiparono la Pasqua mettendosi a saltellare e strombettare per la felicità della resurrezione del Padreterno. Quindi, le sonate dei Giudei non sono fatte per oltraggiare Morte e Passione ma nel cuore e nella mente dei Sanfratellani sono manifestazioni di giubilo per la Resurrezione.

“H&M” Giulia Mei

Dopo il notevole riscontro di critica sul singolo “Bandiera” pubblicato lo scorso novembre, la cantautrice e pianista di origini palermitane ma trapiantata a Milano dal 2022, presenta un’intensa ballad che racconta così: «Per quanto possa sembrare assurdo, oggi sento il bisogno anche di una sincera disillusione, di guardare le cose con un filtro più scuro e di guardarle in faccia, di avere il terrore e al tempo stesso una la voglia matta di fallire nella società dei numeri uno, di riconoscere che anche la tristezza è vita vera, e io voglio passarci attraverso. Qualsiasi cosa significhi fallire oggi poi se, ricchi o poveri, siamo un po’ tutti figli della noia, se il benessere ha le occhiaie, se la povertá è glitterata, se la ricchezza è già stata confiscata a monte, se l’omologazione è più forte dell’autodeterminazione, se in quel negozietto di abbigliamento accanto ad H&M alla fine non ci entriamo mai».

“Amaranto” Francesco Cataldo

È il brano che dà il titolo al nuovo album dell’artista siracusano, Un lavoro che segna il ritorno a un pianismo romantico e mininalista. Un po’ Debussy, un po’ Sakamoto, un po’ Einaudi, un po’ stile ECM. Francesco Cataldo soprattutto: con la sua sensibilità, le sue emozioni, i suoi ricordi, la sua vita racconta tredici “short stories”

Come ogni storia, anche quelle del musicista aretuseo hanno dei protagonisti. A cominciare Amaranto, riferita al colore delle uniformi della Caritas, dove ha conosciuto Giuseppe Agosta, direttore della San Martino, nella quale nel 2000 Cataldo fece l’obiettore. «Siamo diventati grandi amici, è stato per me quasi un secondo padre», racconta. «È venuto a mancare per un tumore due anni fa. Io avevo già alcuni brani scritti. Dopo la sua scomparsa, superato il trauma, ho deciso di dedicare l’album a lui». 

“Refraction” Raffaele Genovese

Il pianista e compositore siracusano Raffaele Genovese torna con il suo ultimo lavoro musicale, “The Tightrope Walker”, un’opera che fonde magistralmente il piano solo con elementi elettronici, creando un’esperienza sonora unica ed emozionante. L’album, prodotto dalla Anaglyphos Records (Mhodì Music Company) e distribuito da YouIndependent, rappresenta un viaggio attraverso dieci tracce ricche di profondità e intensità emotiva, tutte composte ed eseguite dal talentuoso pianista aretuseo.

Raffaele Genovese è un pianista e compositore italiano noto per la sua capacità di mescolare diverse influenze musicali per creare opere originali e coinvolgenti. Con una carriera che spazia dal jazz alla musica classica contemporanea, Genovese continua a distinguersi per la sua maestria tecnica e la sua sensibilità artistica.

“Kitty” Misty ed EDY

È la nuova canzone della coppia artistica catanese formata da Misty, all’anagrafe Sophia Mustica, e Alessio Edy Grasso, compositore, autore, musicista e produttore nato a Milano, cresciuto a Catania e “adottato” da Roma. Il brano parla di una ragazza che ha suscitato una forte passione e interesse. La persona protagonista del singolo ha diverse caratteristiche che la rendono unica, soprattutto la sua attitudine nella vita: una ribelle, che combatte gli schemi e li distrugge. La canzone dipinge l’immagine di una ragazza che sfida le convenzioni e non teme di mostrare la sua autenticità. Un messaggio che può ricollegarsi alle “maschere” che molte persone indossano al fine di farsi accettare dagli altri. Un mix di suoni che spazia fra punk, rock, sonorità trap. Fondamentalmente urban pop.

L’uscita di “Kitty”  fa parte del progetto Matrice17. Si tratta di una nuovissima etichetta discografica italiana, con sede a Catania, che si occupa di differenti generi musicali, come pop punk, emotrap, drill e hyperpop; fondata sul valore punk Made in USA del “Do It Youself”.

“Solo un’idea” Giuse The Lizia

Dopo aver annunciato il suo primo live all’Alcatraz di Milano, dove il 25 novembre terrà un concerto unico e speciale, Giuseppe Puleo aka Giuse The Lizia, cantautore di 22 anni nato e cresciuto a Bagheria, torna con il nuovo singolo “Solo un’idea” (Maciste Dischi/distribuito da Universal Music Italy). Il brano, che segna l’inizio di un nuovo progetto, è una vera e propria dichiarazione d’amore sotto forma di ballad. 

Le gambe che tremano, il tempo che non è mai abbastanza, l’idea di un futuro assieme: “Solo un’idea” è la perfetta rappresentazione del sogno di chi, nonostante le insicurezze e la consapevolezza di esser solo all’inizio di una relazione, crede che il proprio amore possa durare per sempre.

«“Solo un’idea” è una canzone romantica nel senso più totale del termine»,  racconta Giuse The Lizia. «C’è molta malinconia ma anche molta speranza, mi suona come una sintesi di quello che si prova nella fase dell’innamoramento, tutta l’incertezza ma anche il brivido di ciò che potrebbe essere».

“Notti garage” Zeta

Il giovane cantautore palermitano Zeta torna con un nuovo singolo. Un lavoro in cui si può percepire un artista che, nonostante la giovane età – nato nel 2001 -, ha tantissimo da dire e può essere annoverato senza troppi preamboli fra gli astri nascenti del panorama musicale italiano. 

Zeta è un giovane artista visionario, la sua musica è curata in ogni dettaglio riuscendo a coniugare significati densi, di cui sono ricchi i suoi testi, e suoni in linea con i tempi ma al contempo originali. “Notti garage” segna altresì il continuum del nuovo percorso intrapreso dal cantautore di Palermo.

Al centro dello storytelling è la rottura di un amore, dovuta principalmente a incomprensioni di vario tipo. Tutto si riflette nella notte, la quale si fa cupa e causa un flusso di pensieri pressoché inarrestabile. Il dualismo fra oscurità della notte e l’illuminazione delle luci viene abilmente annullato da Zeta; pertanto, le luci fanno tutt’altro, conducono a uno stato di disorientamento e di trance quasi.

“Maggio” Gabriele Papalia

Nuovo singolo di Gabriele Papalia, anticipazione del secondo lavoro discografico del cantautore messinese che prende proprio il nome da questa canzone. «Un disco che nasce esattamente un anno fa, in un periodo molto particolare della mia vita, nel quale mi sono trovato a vivere una fase particolarmente difficile da affrontare. È dedicato a tutti quei momenti in cui rinasciamo e, nei quali, tiriamo fuori un coraggio che non sapevamo di avere», spiega l’autore. «Parlo del rapporto con noi stessi, ma non solo. Nella mia canzone c’è anche la presenza di qualcuno che è sempre con noi. Figure che ci hanno fatto tanto bene nella vita e che restano, nonostante un’assenza fisica».

“DURAG_1.wav” Don Pero

È il nuovo brano con cui l’artista siciliano. È uno sfogo, una celebrazione di ciò che si è ottenuto in un braccio di ferro fra sogni e possibilità, senza mai dimenticare la terra in cui si è combattuto per conquistare tutto questo, La Sicilia, dove la battaglia per il proprio riscatto non è ancora finita e dove la motivazione, il senso di rivalsa e di appartenenza guidano ancora il futuro che sta costruendo.

Come nell’ultimo album “Mezza Parola” pubblicato lo scorso dicembre, “DURAG_1.wav” è un tributo al luogo d’origine di Don Pero, una regione che gli ha offerto spesso ostacoli e meno spesso opportunità, da cui però ha avuto il coraggio di allontanarsi cercando un futuro alternativo altrove, ma dove ogni volta che torna si trova di fronte allo stesso nemico.

Con il suo mix di melodie e barre serrate, “DURAG_1.wav” è la colonna sonora di chi, con gli occhi fissi sull’orizzonte, sta già pianificando il futuro.

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