Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Splash (màs que mares)” Colapesce, Dimartino ft. Rigoberta Bandini

Dopo il travolgente successo in Italia di “Splash” – certificato Disco di Platino e segnalato da Rolling Stone Italia come “miglior brano italiano del 2023” – Colapesce Dimartino arrivano in Spagna con una nuova versione del brano in collaborazione con la cantautrice Rigoberta Bandini, astro nascente del panorama musicale spagnolo.

Per i due cantautori è il secondo brano a varcare i confini italiani, dopo lo straordinario successo di “Mùsica Ligera”, reinterpretata da Ana Mena e diventata una hit internazionale vincendo ai Los 40 Music Awards 2022 come “Migliore canzone nella categoria Spagna” e conquistando la certificazione spagnola del Doppio Disco di platino. 

“Diario” Bruna

“Ibrido” è l’album d’esordio di Bruna: «Mi hanno identificato come una strana figura eclettica. Ho sempre vacillato quando mi veniva chiesto di allineare tutte le strade intraprese ad un unico e coerente percorso. “Ibrido” nasce così, da un sano ma forte contrasto interiore». A raccontarsi è Bruna Angelico, in arte Bruna, cantautrice palermitana classe ‘97 che ha scoperto la passione per la musica grazie ad un’esperienza interculturale a Sidney, decidendo successivamente di specializzarsi in canto jazz accompagnato dalla stesura di alcuni brani in lingua inglese. Nel gennaio 2022 è entrata a far parte dell’etichetta Lo Stato Dell’Arte per la quale ha rilasciato il suo primo singolo in italiano “Diario”.

“Goccia Goccia” Nico Arezzo

Fra i tre siciliani entrati nella finale di Musicultura 2024 c’è Nico Arezzo, modicano con base a Bologna, cresciuto sul palco come raccoglitore di cavi, tecnico delle luci, fonico, batterista e infine cantautore. Con il suo progetto solista, si presenta live con la sua penna intimista e un groove soul-funky. Nel 2017 vince il primo premio di FestivalShow all’Arena di Verona e, nello stesso anno, è tra i primi cinque “Under uomo” a XFactor. Nel 2019 partecipa a Sanremo Giovani, senza riuscire a salire sul palco dell’Ariston. Negli anni si è esibito in giro per l’Italia con formazioni diverse. Ultimamente Nico Arezzo raccoglie, scrive, arrangia, cucina e registra il suo album di debutto, che vedrà la luce nel 2024.

“Ghali” Anna Castiglia

Sulle ali di questa canzone, la cantautrice e attrice catanese è entrata fra i finalisti del premio Musicultura 2024. Anna Castiglia con Ghali fu anche al centro di un “caso” sollevato da alcuni esponenti della comunità ebraica che hanno gradito poco la frase del testo che recita: “Non ho mai soldi in tasca, li chiedo sempre ai miei, ma sono in bancarotta, tutta colpa degli ebrei”. Senza capire l’ironia che scorre nelle canzoni e nelle vene (suo padre è il comico Giuseppe Castiglia) della ragazza etnea che in Ghali prende di mira una serie di luoghi comuni, mettendoli alla berlina. 

«In Ghali c’è una critica alla nostra società, dove ognuno è abituato a non assumersi le proprie responsabilità. C’è il vittimismo di chi si sente costretto a rinunciare alla propria identità musicale per fare i conti con la realtà discografica», spiega lei. «Cito Ghali, come simbolo della trap, ma potrebbe essere uno qualsiasi. Vittima del vittimismo».

“Tetto del mondo” DelVento

Di strada ne ha fatta il cantautore messinese. Da quando cominciò a scrivere poesie nella sua stanzetta, per poi musicarle con la chitarra davanti a un falò sulla spiaggia. «Solo cinque anni fa ho visto la musica come professione». La “bocciatura” a Musicultura quattro anni fa, molta gavetta nei locali e nelle piazze, un tentativo quest’anno a XFactor chiuso ai Bootcamp e, adesso, finalmente le prime soddisfazioni con due sue composizioni, Tetto del mondo e Inferno rosa, che gli hanno assicurato l’accesso alla finale di Musicultura 2024 e che mescolano le sue due passioni, quella «per la poesia di Lorca e Parra, e di conseguenza per cantautori come De Gregori e Concato» e quella per la chitarra che lo avvicina ad Alex Britti, Ed Sheeran, Mark Knopfler.

“D!ckhead” Don Said feat. Raiss

Il catanese Don è un giovane rapper tra i più talentuosi della scena del Sud Italia, non a caso è capace di rendere le sonorità trap autenticamente siciliane, come nel caso di quest’ultimo. Nato a Catania il 15 gennaio 1999, la sua passione per la musica, e il rap in particolare, si è manifestata fin dalla giovane età, prendendo ispirazione dal personaggio di Said nel celebre film “L’Odio” (“La Haine”) e dalla cultura del writing. Il trasferimento a Milano nel 2018 ha segnato un momento significativo nella sua carriera, con la firma per l’etichetta Collater.al.

“Tu si a fine do munno” Angelo Famao

Il gelese Angelo Famao spopola anche sul web con più di 100 milioni di visualizzazioni su Youtube con il brano neomelodico “Tu si a fine do munno” e oltre 42 milioni di ascolti su Spotify. Un successo che ultimamente gli ha portato in dote il disco di platino per avere raggiunto il traguardo delle 100 mila copie vendute, dopo avere conquistato, anni prima, il disco d’oro. 

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