Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“M¥ss Keta” Libero Reina

Il cantautore dei Monti Sicani abbandona la chitarra epica di Neil Young per contaminare le influenze etniche con l’elettro-pop, ossessionato dalla rapper “mascherata” protagonista, anche con una riuscita imitazione, del divertente video. «Diventa protagonista perché a Porta Venezia (quartiere di Milano citato in alcuni suoi brani) non trovo lei come mi aspetto ma un’altra “leonessa”. Ed io “perdo ogni riferimento”», spiega Libero Reina.

“You Are On My Mind” Aurora D’Amico

Cantautrice palermitana classe 1993 insegue il suo sogno americano da quando ha 15 anni. Scrive, canta e suona storie di vita personali in inglese e la sua musica è piena di passione. Semplice e solare.

“We?” Rebulaid

Arriva da Agrigento questa interessante voce femminile dal sound internazionale in sintonia con le ultime tendenze pop dettate da Billie Eilish e Dua Lipa.

“Girotondo” Davide Campisi

Dopo la vittoria al Festival internazionale Film Corto Tulipani di Seta Nera del video di “Etica Peletica”, brano del percussionista e cantautore siciliano Davide Campisi – lavoro che si è aggiudicato anche selezione alla rassegna canadese dedicata alla danza nell’audiovisivo, “Reeling: Dance on Screen” – i registi Antonella Barbera e Fabio Leone portano a casa un altro successo. Ancora oltreoceano, ancora per un video di un brano di Campisi. Questa volta si tratta di “Girotondo” (tratto dall’album “Democratica”), entrato in nomination allo Standalone Film Festival & Awards di Los Angeles, nella sezione “The top 10 music videos 2021”. Il video è un vero è proprio cortometraggio. La trama: la “Natività” di Caravaggio a cinquant’anni dal furto, torna a Palermo grazie alla banda di Lupin III.

“Kubernetikós” Aspic Boulevard

Nuovo video estratto dall’album “Memory Recall of a Replicant Dream”, album del duo musicale dietro al quale si nascondono i fratelli calatini Alessandro e Marco Barrano. Divagazioni mediorientali si mescolano con suoni creati con strumenti bizzarri autocostruiti, come tastiere vintage, drum machine analogiche, registratori a nastro, circuit bending o oggetti del quotidiano, giocattoli o vecchie radio trasformati in strumenti elettroacustici, realizzati con scatole di legno, molle e microfoni a contatto. «La musica araba è stato il mio imprinting», spiega Marco. «Da piccolo quando appoggiavo l’antenna della radio sulla ringhiera del balcone di casa mi affascinavano le interferenze di musiche arabe. Poi i Beatles mi hanno avvicinato alle sonorità orientali, all’India. La nostra è una esplorazione a 360 gradi». Tutto viene assorbito e assimilato dagli Aspic Boulevard in un progetto giocoso, divertente, piacevole, avvolgente. Antico e futuristico.

“Human”/ “See you around the bend” Sergio Beercock

Attraverso la ricerca di un sound originale, l’artista siciliano nato nel Regno Unito si affida esclusivamente ai suoi due strumenti principali: il Corpo e la Voce. Il “muro di voci” dei brani più corali richiama alla mente gospel ma soprattutto musica rituale antica: un Rito fatto di vibrazioni umane ed energia collettiva. Il video, che è quasi un cortometraggio, fa parte delle “Opera Series” ed è girato fra le vigne di Milo, dove Beercock tornerà all’alba del 28 agosto per una performance inserita nell’Opera Festival. Il brano di Spotify, “See you around the bend” è tratto invece dall’album “Human rites” dello scorso anno.

“Ortigia” Francesco Cataldo

«Ortigia rappresenta da sempre il quartier generale delle mie emozioni, della mia spiritualità», spiega il chitarrista e pianista siracusano. «Le luci in questo piccolo isolotto, nei vicoli stretti, variano durante la giornata quasi a riflettere gli umori dei siracusani spesso indaffarati e distratti e quindi incapaci di cogliere quella magia. Tutte queste luci si riflettono sui colori dei miei brani. Il mare, per definizione, rappresenta da sempre dinamismo, varietà, sofferenza e gioia. Tutte queste onde emotive si riflettono ogni giorno su di me quando cerco intimità passeggiando per l’isola. Tramonti, albe, pomeriggi assolati, pioggia, cielo plumbeo mi fanno compagnia da sempre accompagnandomi in questo viaggio della vita e nella musica. Il porto con le barche che vanno e vengono mi ricorda che fuori da Ortigia c’è vita, movimento, il mondo fuori che tutti desideriamo esplorare. Qualsiasi composizione “passa” da Ortigia, quasi a voler ricevere una sorta di “benedizione” da questo posto magico. Ho dedicato all’isola di Ortigia due brani: “Ortigia” (“Spaces”), “Levante” (“Giulia”). In realtà però, tutte le mie composizioni nascono da lì, passano dal Castello Maniace e attraversano lo stesso mare: il mare di Siracusa».

“Ti ti ti” Angelo Daddelli & i Picciotti

La piccola orchestra di folk siciliano de I Picciotti nasce nel 2014 a Palermo da un’idea di Angelo Salvatore Daddelli. Nei primi anni di attività la band si è esibita quotidianamente in strada, tra i vicoli, le piazze e i mercati rionali del centro storico palermitano. Da lì a poco comincia un periodo di intensa attività live nei locali e di impegno sociale al fianco delle diverse associazioni culturali che operano in città. “Ti ti ti” è il brano che tratta nello specifico il dramma dell’emigrazione siciliana e la malinconia che da esso ne scaturisce e che riaffiora spesso nei ricordi vissuti durante le ricorrenze.

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