Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify e Apple Music.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“The gift” Daniela Spalletta

«“The Gift” è il dono supremo, la vita. Si tratta della riscoperta del suo valore intrinseco, la sua luce che conquista e guarisce, l’incontro e l’unione degli opposti», spiega la jazzsinger nissena che sembra qui inseguire Barbara Streisand. L’evoluzione musicale del brano è un crescendo fra sonorità disneyane e inserti jazz. Inizialmente aereo e delicato, via via sempre più energico e poderoso, diventa quasi una danza tribale sul finale, in cui la melodia semplice ed essenziale del canto si innesta nel disegno voluttuoso degli archi, il tutto a sottolineare l’immagine chiave della narrazione, contenuta nel testo e nel videoclip girato a Scicli: il fiore che, nonostante tutto, si apre e sboccia. (Giuseppe Attardi)

“Farei anche un figlio” Nòe

“Farei anche un figlio” segna l’inizio del nuovo progetto della cantautrice di Menfi, all’anagrafe Noemi Cannizzaro, in cui sonorità elettroniche si mescolano a influenze classiche e folk. «Ho immaginato da una parte la donna che cuce il corredo per il figlio in arrivo e dall’altra io che ricamo il mancato coraggio di farlo», spiega Nòe. «Il velo nero fa parte di un immaginario antico che ho voluto riprendere per rappresentare i desideri, ma anche tutti i rimpianti, come un amore ormai perduto». (G.A.)

“Siamo Capaci” C.I.A.T.U.

In un periodo in cui abbiamo bisogno di ritrovare speranza, Roy Paci ha unito tante voci siciliane in un brano che rinnova il messaggio delle vittime di mafia, esempi di coraggio per trovare una nuova luce dentro di noi verso la rinascita di una terra “che ci rende capaci di dire no”. (Daniela Marsala)

“Messina guerra e amore” Luciano Panama

Sempre da Messina arriva una delle espressioni più valide e interessanti del cantautorato moderno siciliano. Il brano è tratto dall’album di debutto “Piramidi”, e, come indica il titolo, è una dichiarazione di odio e amore nei confronti della città natia, ben costruito con uso intelligente delle percussioni. (G.A.)

“Volo su Marte” Volosumarte

Sicilia e Puglia si incontrano nel duo Volosumarte formato da Martina Catalfamo e Francesco Santalucia che nell’omonimo brano ci trasportano in un’atmosfera spaziale, evocata già dalla distorsione della chitarra, una lontananza così forte da sentirsi su Marte, mentre dentro restano vivi luoghi e odori di casa, dove ci si sente liberi. (D.M.)

“Slave of time” Partinico Rose

Band ragusana influenzata dalle sonorità della new wave britannica anni Ottanta, The Cure in primis. Bel lavoro di chitarre. (G.A.)

“Vieniconme” Adriano

Progetto elettropop del cantautore e illustratore catanese Adriano Di Mauro. Un brano molto battistiano. (Segnalato da Azzurra Sottosanti)

“La dieta” Caleidø

La band di Misterbianco è stata la sorpresa dello scorso anno. Tra le onde dell’indie-pop, si scorge il ritratto di una generazione in bilico tra malinconia e disperazione, senso di confusione e vuoto. (G.A.)

“Arreri” Niggaradio

Tra distorsioni, suoni popolari e dialetto siciliano, i Niggaradio sprigionano energia in questa canzone dedicata alle donne, alla loro libertà, ai loro diritti, alla forza di andare avanti e mai più indietro (arreri) ballando, passo dopo passo, sul palcoscenico della vita. (D.M.)

“The Way Thing Are” A Lemon

Polistrumentista catanese Alessandro Moncada, in arte A Lemon, presenta un divertente synth-pop dal sapore vintage e dai colori psichedelici (Segnalato da Azzurra Sottosanti)

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