Sicilian Playlist #72: il trio Fabri Fibra-Colapesce-Dimartino tra ironia e politica
Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.
Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it
“Propaganda” Fabri Fibra, Colapesce, Dimartino
Nel nuovo album del rapper marchigiano c’è lo zampino della coppia di cantautori siciliani che firmano il ritornello del singolo estratto da “Caos”, nel quale si parla delle illusioni create dalla propaganda politica. Nel video diretto da Cosimo Alemà, i due di “Musica leggerissima” sono impiegati in completi verde e marrone. O, come dice Colapesce, si calano «nei panni di chi ci viene più naturale interpretare: gli anziani signori del Catasto». E pure Fabri Fibra in giacca e cravatta non è affatto male…
“La pioggia alla domenica” Vasco Rossi e Marracash
Se la coppia Colapesce-Dimartino incontra Fabri Fibra, il rapper di Nicosia finisce alla corte di Vasco Rossi: un incontro fra the king del rap e il re del rock nazionale. «Ho sempre ritenuto Vasco uno dei più grandi poeti del Novecento, uno che ha insegnato a tutti a scrivere canzoni tridimensionali e per questo è il mio personale autore preferito di sempre», commenta Marracash. I proventi della canzone andranno a Save the Children, a favore dei bambini coinvolti nella guerra in Ucraina.
“30 febbraio” Feyra
Terzo singolo del cantautore agrigentino. «Racconta lo stato d’animo e i sensi di colpa di una ragazza dopo la sua prima volta», spiega Biagio Marino alias Feyra. «Quante volte, innamorati, come seduti in treno durante la sua corsa, ci sentiamo persi nello spazio e nel tempo ma, una volta giunti al capolinea, in mano ci resta soltanto una carta che rivela un giorno che non esiste. Un mese anonimo. Credo che le cose vadano vissute fino in fondo nel momento in cui vanno vissute, dopo non vale, non hanno più quell’energia vitale, la perdono col tempo. Al loro posto ci saranno altre sensazioni da cui farsi possedere, per altri motivi, altre situazioni, che magari mai avresti pensato di vivere. Il bello della vita è proprio questo, forse tutto il senso del nostro vivere ruota attorno a questo importante punto. Dobbiamo sbagliare, ma senza pentirci, scegliere, ma senza rimpianti. Dobbiamo imparare a vivere tutte le emozioni e le sensazioni che quel dato momento ci sta dando perché poi sarà solo un ricordo sbiadito. Tutto va vissuto, nottate di lacrime, mal di pancia da risate, figuracce da ragazzini e amori sbagliati, tutto».
“Equilibri” Qbeta
L’unione di voce, musica e video trasportano in una dimensione di equilibrio tra sensi e pensieri, in un mondo di melodie e metafore in cui ritrovarci (E poi/ È bello vivere in un mondo dove esiste aprile/ trovare quel po’ di coraggio per lasciarsi andare/ E bello credere che il mondo un giorno sia migliore/ migliore di un abbraccio fatto solo di parole/ Ed è bello vivere in un giorno dove puoi cantare/ cantare le storie che solo il vento può sapere).
“Oro” Tecla
Il brano segna un nuovo capitolo del percorso artistico della giovane cantautrice e attrice d’origini siracusane. È una canzone intensa e autobiografica, un flusso di coscienza, sentimenti come rabbia e disillusione si fanno motore di grandi cambiamenti in una continua e nuova scoperta di se stessi attraverso sonorità pop raffinate e travolgenti. Il brano è scritto dalla stessa Tecla e prodotto da Mariomarvels e Andrea “Wayne” Papazzoni e in collaborazione con Noemi. «In “Oro” ho voluto racchiudere una serie di significati», dichiara Tecla. «“Essere oro” è il raggiungimento di tutte le aspettative che una persona si crea nella sua vita. In contrapposizione ho utilizzato anche la parola “odio” perché per raggiungere i tuoi obbiettivi non hai mai una strada spianata, le esperienze e gli incontri sbagliati possono intaccare il percorso che è la vita, farti dimenticare il motivo per cui hai iniziato questo viaggio. “Noi saremo oro” è una promessa che faccio a me stessa, perché nonostante l’odio lavorerò tutta la vita per ottenere quello che voglio». L’uscita del brano è accompagna dal video creato dal collettivo Round Visuals, che vede l’artista immersa in un contesto onirico e ricco di simbolismi, mentre indossa una maschera formata da schegge di specchio.
“Luce accesa” Ainé e Davide Shorty
Due stelle nascenti del nu soul nostrano insieme: Ainé, all’anagrafe Arnaldo Santoro, e Davide Shorty. «Insieme a Davide Shorty abbiamo voluto dare un messaggio di speranza e di positività durante il periodo della pandemia. In questa canzone ci sono dentro i pensieri e le sensazioni provate durante quel periodo, la voglia di un abbraccio e di cercare di trovare e lasciare una luce accesa nel buio», spiega Ainé.
“Gesuè” Dino Rubino
È il sesto capitolo dell’incessante viaggio alla ricerca dell’essenza della musica di Dino Rubino, uno dei musicisti più rappresentativi della nuova generazione di jazzisti. Il pianista e trombista di Biancavilla dedica questo nuovo progetto al padre Gesuè e sceglie come nuovi compagni di viaggio Marco Bardoscia al contrabbasso, Piero Delle Monache al sassofono e Daniele di Bonaventura al bandoneon.
“The Next Step” Roberto Occhipinti
«Sono un fiero siculo-canadese. Sono nato e cresciuto in Canada ma ogni estate torno dai parenti a Modica. Pensa che un mio disco si chiama “Stabilimento”, come lo stabilimento bruciato di Scicli, la Fornace Penna. Vado sempre lì a nuotare d’estate. Posso dire di essere l’ultimo dei Modicani a Toronto». Si presenta così il contrabbassista Roberto Occhipinti, figura consolidata della scena jazzistica canadese ed internazionale, assoldato nei primi anni Duemila da Damon Albarn per i tour di Gorillaz e Mali Music. Occhipinti presenta in questi giorni il suo nuovo album, pubblicato per la sua etichetta Modica Music. S’intitola “The Next Step”, ed accompagnarlo in questa esplorazione ad ampio raggio delle molteplici influenze della sua storia musicale ci sono due musicisti con salde radici nella scena di Toronto: il pianista Adrean Farrugia e Larnell Lewis, batterista due volte vincitore di Grammy. In assenza di un video legato al nuovo album, abbiamo scelto un estratto dal disco “Stabilimento”.
“Sophiana” Giovanni Mazzarino e Daniela Spalletta
Estratto dall’album “Sikania”, il pianista e compositore messinese incontra la voce dell’artista nissena insieme a tre talentuosi protagonisti della scena jazz nostrana: Francesco Patti al sassofono tenore, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Alessandro Paternesi alla batteria. “Sikania” prende nome dall’antico toponimo della Sicilia, ed è un viaggio sentimentale e musicale nell’isola, nei suoi luoghi, nelle sue atmosfere, nella sua storia ricca di vicende e di contrasti, e si sviluppa a partire da una serie di composizioni originali per quartetto firmate e arrangiate da Giovanni Mazzarino.
“Love Me Baby” Inside The Hole
Power trio siciliano dalle forti tinte hard’n’blues, con un demo autoprodotto (“Beer! Sex!..and Fuckin’ Roll”) e un album pubblicato da Logic(il)logic (“Impressions”), e con tre tour europei all’attivo. La band composta da Roy Zappia (voce/chitarra), Francesco Less (basso), Giulio Di Martino (batteria), riversa sul palco tutta l’attitudine rock’n’roll, e il background musicale dei tre crea un’alchimia d’assalto che si riversa nelle accese performance live.