Sicilian Playlist #93: il sound degli Swingrowers che ha conquistato Madonna

Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Love” Swingrowers

Band internazionale di origine siciliana e con base nel Regno Unito è stata chiamata ad esibirsi al compleanno di Madonna, martedì scorso, 16 agosto, a Castelluccio (Noto). Per l’occasione la band, formata da Roberto Costa aka Pisk (producer), Alessio Costagliola (chitarra), Francesco Patti (sax), ha invitato alla collaborazione Davide Inguaggiato (contrabbasso), Roberto Gervasi (fisarmonica) e un collega e amico con il quale hanno già lavorato, il cantante e songwriter, anche lui siciliano, Davide Shorty. La popstar americana ha ingaggiato gli Swingrowers per il loro sound vintage, per la loro origine siciliana e per la loro esperienza internazionale, con tre tour in Usa e Canada alle spalle, live in India, Europa e Giappone con due sold out al Blue Note di Tokyo e la loro presenza nei più rinomati club e festival per il mondo. La loro musica e i loro video fino ad oggi hanno totalizzato ben oltre 100 milioni di views e contano più di 8 milioni di streaming annuali in tutto il mondo. «È stata un’emozione enorme aver condiviso dei momenti con una star così importante», racconta la band. «Siamo stati contattati dall’organizzazione che ha poi girato la proposta direttamente a Madonna: i nostri videoclip e la nostra musica nelle sue mani, qualche giorno dopo la conferma di partecipazione. È da tanti anni che lavoriamo in grossi eventi privati di prestigio, ci siamo fatti strada con originalità e oggi ci sentiamo molto fortunati». Il brano selezionato è il loro ultimo singolo.

“Oh Lonesone me” Strike

Quattro ragazzi del ragusano hanno proprio fatto “strike” sulle ali del rockabilly. I fondatori della band, Rocco Boccadifuoco e Salvatore Lissandrello, rispettivamente alla chitarra e alla voce, dopo aver cominciato quasi per scherzo calcando i palchi della Sicilia, hanno poi trovato terreno fertile in lungo e in largo lungo lo stivale fino a giungere all’estero.

“Suli” Salvo TureMost Mostaccio

Primo estratto del prossimo disco “Uccalamma”, programmato per fine settembre. È una canzone moderna, attuale negli arrangiamenti. Protagonista del video una straordinaria coreografia di Giuliana Patti.

“Forti di lu me silenziu” Davide Campisi

Il percussionista e cantautore Davide Campisi è fra i creatori della etichetta siciliana “Suoni indelebili” che sta sostenendo molte delle più interessanti produzioni musicali legate alle nostre tradizione, come quella recente di Oriana Civile.

“Il cronista” Archinué

Lo stralcio di una intervista rilasciata da Tiziano Terzani in cui si sottolinea come per evitare le guerre che oggi stiamo combattendo ed il terrorismo, bisognerebbe andare a capire e risolvere quei problemi che hanno creato il terrorismo e che spingono delle persone all’atto estremo di farsi esplodere, ammazzarsi ed ammazzare tanta altra gente, fa da introduzione a questo brano molto delicato e intimo della band di Misterbianco.

“I Lupinari” Mimì Sterrantino

Domenico Sterrantino, detto Mimì, nasce nel gennaio del 1984 sulla sponda di un ghiacciato fiume della Svezia del nord, ma solo dopo pochi mesi si trasferisce a Castelmola. I suoi brani vibrano dello spirito contestatario della migliore tradizione cantautorale italiana, della poesia dei grandi, della magia creativa di una mente pura schierata contro gli obbrobri della società contemporanea e di mondi e avventure fantastiche.

“Cattiva strada” Sabù Alaimo

Nuovo singolo del cantautore siciliano Sabù Alaimo, che anticipa un nuovo album di inediti previsto nei prossimi mesi. Il videoclip è stato girato nel cuore dello Sperone, il quartiere popolare di Palermo. «Il luogo scelto per il videoclip è una provocazione», racconta il cantautore. «Ho voluto puntare i riflettori nelle periferie della città, dove a volte la cosiddetta “cattiva strada”, nonostante non sia in nessun modo giustificata, è quasi ‘indotta’ dalle istituzioni, che lasciano questi quartieri a loro destino e i suoi abitanti senza possibilità di scelta: anche se può sembrare retorico, penso, che in questi luoghi bisognerebbe creare spazi culturali dovei giovani possano coltivare e condividere una passione come la musica, lo sport e altro. Nel video vengono raccontate le condizioni reali del quartiere, quindi (come mi aspettavo) emerge anche una realtà diversa dagli stereotipi, che vorrebbe sempre dipingere gli abitanti di questi quartieri come in realtà non sono». Il brano come l’album che ne seguirà, “Star della provincia” in uscita dopo l’estate, traggono ispirazione dai luoghi e dalla normalità dei personaggi che abitano le provincie siciliane e italiane.

“La palla di pelle di rana” Brigantini

L’ultimo singolo della popolare band catanese in versione rapper, realizzato con la partecipazione di Daniele Raciti.

“Floridia” Marcello Janni

È un brano tratto dall’album di debutto di Marcello Mastrojanni. Cantautore palermitano che non vanta parentele con il celebre attore. Dopo un disco a metà tra italiano e inglese, con il nome d’arte di Marcello Janni nel nuovo album canta la Sicilia di Rosa Balistreri in chiave flamenca con contaminazioni classiche regalate dai grandi musicisti vicini al Maestro Morricone che hanno eseguito le registrazioni dell’album. Il disco è stato scritto e curato unitamente a Gianni Belfiore autore storico dei dischi più importanti di Rosa Balistreri e di Julio Iglesias con cui Marcello ha scritto un inedito “Sicilia tu sii” che echeggia la magia dell’Isola tra il suo vino e la sua storia.

“Ballad for…” Rino Cirinnà

È il singolo che annuncia il nuovo album del musicista siracusano, sassofonista di livello. Un jazz allo stesso tempo moderno ma di impronta classica nel senso che evidenti appaiono i richiami ad alcuni degli stili più importanti del jazz quali il be bop e l’hard bop.

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