All’evento annuale che coinvolge la comunità scientifica di tutta la provincia, il 24enne si è aggiudicato il My best talk, sulla base del voto del pubblico composto da adolescenti delle superiori e in misura minore delle medie, come miglior divulgatore capace di riassumere complesse nozioni scientifiche in pochi minuti. Dalla passione di lungo corso per la scienza alle aspirazioni future, ecco cosa ci ha raccontato

Alla sua esibizione si è presentato dichiarando: «Ci sono due cose di cui non posso fare a meno, la Fisica e la pizza», per poi specificare che naturalmente al primo posto fra le due c’è la pizza. Nonostante la priorità data con ironia al cibo, proprio con un argomento dedicato alla Fisica Simone Valastro ha partecipato quest’anno al FameLab Catania, una competizione portata all’Università del capoluogo siciliano da Salvo Mirabella e in Italia dall’organizzazione Psiquadro, anche se la sua nascita risale al 2005 nel Regno Unito.

«Ho scelto di partecipare – ci ha raccontato il 24enne che ha già conseguito la laurea triennale in Fisica e studia ora Fisica Teorica al Dipartimento di Fisica e Astronomia “Ettore Majorana” – perché io per primo mi sono appassionato alla Fisica grazie ai programmi di divulgazione scientifica che guardavo da adolescente, e così ho pensato che mi sarebbe piaciuto provare ad appassionare e coinvolgere a mia volta tutti i presenti».

MATERIA OSCURA ED ENERGIA OSCURA. «Si tratta di un evento che coinvolge ogni anno l’intera comunità scientifica, dato che a partecipare sono tanto ricercatori quanto studenti e professori che desiderano cimentarsi con la divulgazione mescolando le loro abilità comunicative alla passione per la scienza». Ogni concorrente ha infatti 3 minuti per presentare il proprio tema e conquistare pubblico e giuria con contenuto, chiarezza e carisma. «Alla semifinale – ha raccontato il giovane – ho deciso di parlare della materia oscura, mentre durante la finale mi sono occupato dell’energia oscura», che nonostante il nome simile riguardano due fenomeni differenti. La prima, infatti, «non si può osservare direttamente in nessuna lunghezza d’onda, ma il suo effetto gravitazionale consente l’esistenza di galassie e ammassi di galassie», mentre la seconda «è responsabile dell’espansione accelerata dell’universo, in contrapposizione all’attrazione gravitazionale che invece tende a frenarne l’espansione».

IL PREMIO DEL PUBBLICO. La scelta si è rivelata vincente entrambe le volte, dal momento che Simone si è aggiudicato il My best talk sulla base del voto del pubblico, composto prevalentemente da studenti delle scuole superiori e da alcune classi delle medie. «Da quest’anno in tre province, tra cui Catania, è stata introdotta una novità: si tratta del FameLabEdu, grazie a cui si fanno collaborare i partecipanti alla gara con alcuni alunni, che ci hanno dato molti consigli e ci hanno aiutato a costruire un discorso efficace. La condivisione insieme a loro, la sfida di riassumere in pochi minuti spiegazioni complesse e il successivo coinvolgimento del pubblico sono state le parti più divertenti dell’intera esperienza», ha confessato Simone. «Credo di essere stato premiato dai presenti proprio perché ho puntato su un taglio comunicativo leggero, che riuscisse comunque a catturare l’attenzione trasformando un argomento affascinante di per sé in un’occasione per imparare qualcosa, mentre si rideva insieme fra il lancio di una noce in sala e un palloncino che si sgonfia».

SCIENZA E NUOVE GENERAZIONI. «In futuro mi piacerebbe dedicarmi alla ricerca – ha continuato il giovane siciliano –, motivo per cui una volta finito il corso di laurea magistrale ho intenzione di intraprendere un dottorato». Quanto al lasciare la Sicilia o al rimanere, ci ha detto che «sarebbe interessante trascorrere un periodo di formazione all’estero, così da creare nuovi contatti all’interno della comunità scientifica e impratichirmi sempre di più nell’uso dell’inglese come lingua veicolare, ma in generale il livello del nostro Ateneo è davvero elevato, non escluderei di proseguire in parte qui stesso il mio percorso». Quel che è certo è che la pizza e la Fisica continueranno a essere presenti nella vita di Simone ancora a lungo: «Sono sicuro di volere proseguire su questa strada, perché la Fisica mi affascina molto. Ci sono ancora tanti misteri che aspettano di essere scoperti, e questo riesce a darmi sempre nuovi stimoli».

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