Il cellulare che finalmente tace. Una piacevole brezza marina che ti accarezza il volto mentre, in sottofondo, lo spumeggiare delle onde culla i tuoi pensieri. E per non farsi mancare nulla, la fortuna di imbattersi in un vicino di ombrellone non troppo molesto. Cos’altro potrebbe rendere ancora più ideale il quadretto delle tanto agognate vacanze? Probabilmente, un buon libro. Già. Ma ecco qui l’inghippo: quale scegliere? Meglio puntare sugli evergreen o sugli autori emergenti? Affidarsi alle pagine di chi ci ha convinto in passato o esplorare il fascino dell’esotismo? Sia nell’uno che nell’altro caso, la scelta potrebbe persino rivelarsi stressante. Ecco perché i consigli sono ben accetti. E noi ne abbiamo cinque che potrebbero tornarvi utili.

1. La Sicilia degli dei. Una guida mitologica – Guido Guidorizzi e Silvia Romani
Sapevate che lungo le strade della nostra ridente isola è ancora possibile imbattersi in eroi, ciclopi e ninfe? Se non siete troppo convinti, questa guida sui generis, che si dipana per tutti i tre capi della Sicilia e che vi affascinerà con le sue suggestive illustrazioni, vi farà ricredere. E rispolvererà, una volta di più, il patrimonio genetico greco della Trinacria.

2. Sulla strada – Jack Kerouac
Ah, il fascino immortale e inquieto della Beat Generation. Nella vicenda di Sal Paradise, alter ego dell’autore stesso, è racchiusa tutta la magia e la solitudine della dimensione del viaggio, talvolta simbolo di un’avventura senza fine e senza confini, altre volte ridotto a nomade e triste vagabondaggio. Tra soste e ripartenze, tra ostinati attraversamenti di frontiera e sofferti ripensamenti, riuscirà il protagonista, e il lettore con lui, a trovare il proprio posto nel mondo?

3. Il primo caffè della giornata – Toshikazu Kawaguchi
Una semplice caffetteria giapponese nasconde, in realtà, un segreto strabiliante. Ogni sorso alla calda bevanda, un po’ sulla scia della madeleine di Proust, conduce indietro nel tempo chi non ha paura di immergersi nelle emozioni e negli avvenimenti del passato. Gioie e rimpianti si mescolano come lo zucchero e il caffè in questa storia che non potrà lasciarvi indifferenti. Almeno finché la bevanda non si sarà freddata…

4. Il castello dei destini incrociati – Italo Calvino
Un romanzo breve in cui i personaggi non parlano. Una premessa surreale per un’opera altrettanto surreale, in cui i protagonisti comunicano attraverso le carte dei tarocchi. Ognuno interpreta la storia dell’altro in maniera del tutto personale, e così fa il lettore, sotto ai cui occhi infinite strade e infinite possibilità si aprono senza soluzione di continuità. Cosa unisce, alla fine, tutte queste storie? Forse tutto, forse nulla. Forse solo la bellezza della verità che afferma e contraddice sé stessa.

5. Il regno di vetro – Lawrence Osborne
Un mondo in bilico, che guarda sé stesso dall’alto di quattro torri. In una Bangkok tra il distopico e il futuristico, si colloca la vicenda di Sarah, fuggita da New York dopo un furto in grande stile. Colpi di stato e torbidi omicidi fanno il resto. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del thriller e del noir che non vedono l’ora di rimanere con il fiato sospeso.

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