Un gesto semplice e universale, senza età, che racchiude l’essenza di due persone. Un “ti amo” che non ha bisogno di parole, «Il bacio è il modo più sicuro di tacere dicendo tutto», diceva Guy de Maupassant. Simbolo di amore e passione che porta con sé, il bacio giova anche alla salute: sembra contribuisca a ridurre ansia e stress e a fortificare il sistema immunitario. Ma soprattutto ci fa sentire completi.

RITRARRE L’ATTIMO. Sul fondo dorato di un’atmosfera astratta, un uomo china il proprio volto su una donna con gli occhi chiusi e l’espressione serena, e le dà un tenero bacio sulla sua guancia arrossata. Sono i protagonisti di uno dei baci più celebri dell’arte, Il bacio (1907-1908) di Gustav Klimt, in cui i due amanti si lasciano andare in una dolce simbiosi mentre, inginocchiati su un prato fiorito, sono stretti in un abbraccio. Qualche anno più tardi, Marc Chagall realizzò l’opera Il compleanno (1915). Il dipinto ci trasporta nell’intimità della casa di Vitebsk, in cui il pittore dà un bacio alla moglie, Bella Rosenfeld, che regge in mano un mazzo di fiori e ha gli occhi aperti come se fosse stata colta di sorpresa. Dai colori si riesce quasi a percepire il calore della loro casa, così come l’armonia grazie alla posizione del corpo, rievocando la leggerezza provata quando si ama. D’altronde, «Un quadro – come ebbe a dire lo stesso Chagall – deve fiorire come qualcosa di vivo. Deve afferrare qualcosa di inafferrabile: il fascino e il profondo significato di quello che ci sta a cuore».

IN BIANCO E NERO. Era il 9 marzo 1950 quando Robert Doisneau fu colpito dalla visione di Fra­nçoi­se Bor­net e Jac­ques Car­teaud, mentre si scambiavano tenere effusioni in un bar. Il fotografo chiese così ai due giovani di mettersi in posa e così nacque il famoso scatto Le Baiser de l’Hôtel de Ville: una coppia che si bacia in mezzo alla strada, non curante della folla in una delle città più romantiche del mondo, Parigi. Poco importa che non sia uno scatto rubato, quel bacio probabilmente ha permesso a tanti di sognare e credere in un mondo migliore dopo la guerra. Un’altra immagine suggestiva immortalata dalla macchina fotografica è il California Kiss realizzato da Elliott Erwitt nel 1955 a Santa Monica: un bacio riflesso sullo specchietto retrovisore di un’automobile con lo sfondo di un tramonto sul mare. La complicità espressa dal sorriso di lei arriva diretta a chi guarda quel semplice gesto di vita quotidiana in cui è facile rispecchiarsi.

SUL GRANDE SCHERMO. Dal The Kiss del 1896, tanti sono i baci sul grande schermo rimasti indelebili nella memoria del pubblico: ci sono momenti romantici sotto la pioggia battente, come il bacio tra Paul Varjak e Holly Golightly in Colazione da Tiffany, sulle note di Moon River in un vicolo della New York anni Sessanta, o quello tra Noah Calhoun e Allie Hamilton, nel film del 2004 Le pagine della nostra vita, protagonisti di una storia d’amore che supera tutto, anche il tempo. Ma il bacio non è solo un momento del film, non sempre è stata una scena scontata, alcuni sono infatti passati alla storia come simbolo dell’amore contro varie forme di discriminazione, basti pensare al bacio tra Joey Drayton e John Prentice in Indovina chi viene a cena del 1967, o a quello tra Jack Twist e Ennis Del Mar ne I Segreti di Brokeback Mountain. Come la sequenza donata a Totò da Alfredo in Nuovo Cinema Paradiso, l’arte ci ha regalato innumerevoli baci che non smettono di emozionare e, anche se li abbiamo già visti, insegnano sempre qualcosa di nuovo.

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