Tre individui in camicia, un luogo segreto e un set da film d’azione. È in questa atmosfera che il trio incontra il Signor Coso (interpretato dall’attore Emanuele Rapisarda) che assegna loro una missione ad alto rischio: «L’obiettivo è quello di riaprire la gabbia e da lì prendere il controllo di voi stessi». È con il primo videoclip di Take Control (realizzato dal videomaker Dario Formica), che inizia il percorso della band catanese Blacktop Overdrive Experience – formata da Gianfranco Torrisi (voce e chitarra), Peppe Papa (basso) e Antonio Valentino (batteria e voce) – verso l’uscita del secondo album, Out of the Show, pubblicato lo scorso marzo e registrato e mixato da Carlo Longo presso il Nuevarte Studios di Misterbianco.

FRA POST-LOCKDOWN E SENTIMENTI UNIVERSALI. Se nel primo album, Blacktop Overdrive Experience (2017), le tracce avevano una differenza più marcata nello stile, qui si avverte invece un legame maggiore tra i brani. Non un concept album, bensì una raccolta di storie si susseguono in nove brani inediti e nella cover di Like a Hurricane di Neil Young: «Una canzone d’amore che abbiamo riarrangiato a modo nostro», racconta Gianfranco Torrisi al Sicilian Post «assecondando l’idea di Antonio Valentino, che magari a volte non si esprime per qualche tempo, ma che poi butta lì uno spunto pieno di potenziale. Un uragano che in questo caso travolge a suon di powerchord». Per il testo di Take Control, invece, continua Torrisi, «mi sono ispirato al periodo post lockdown, quando mi è venuto naturale parlare del riprendere il controllo della propria vita (and learn to live, I gotta take my chances, / I gotta make some changes, into my life. / Oooh, I gotta take control, in any part of it. / Oooh, I gotta give myself, for every drop it takes). E poi c’è Fly, un brano più introspettivo, che dal canto suo riguarda il sapersi liberare dopo un periodo negativo, trovando la forza di andare avanti e spiccare il volo, che naturalmente per ognuno di noi si può concretizzare in modo diverso (And I am leaving behind all the crap that I’ve heard about / I wanna fly out of the of the dark and towards light / Shining above like burning stars)».

IRONIA, SCELTE, LIBERTÀ. Di libertà parla anche Feeling free, brano d’apertura dell’album dall’attacco blues, mentre Out of the show, da cui prende il titolo l’album, «vuol dire Fuori dai giochi ‒ spiega Torrisi ‒ ed è una critica ironica nei confronti del mercato musicale attuale, nel quale spesso ti ritrovi davanti dei muri davvero difficili da scavalcare. Noi però restiamo orgogliosi di produrre la nostra musica, che è quello che ci viene meglio. Dopotutto, il punto è proprio questo: essere liberi di creare ciò che si sente». Nel disco si parla anche di scelte: quelle giuste da fare – come in Never Gonna be the same, singolo introdotto dalla chitarra acustica – e del sapersi ritrovare anche quando le proprie decisioni si rivelano sbagliate, lasciandosi gli errori alle spalle (Leave it all behind). Frammenti di vita ispirati al trascorso personale della band, che fra gli altri temi affrontano quello delle colpe ricadute su di noi anche quando non sapremmo spiegarne il motivo (The Blame), o di certe situazioni sentimentali in cui dalla fiducia per il prossimo (Close to you) si passa alla consapevolezza di essere stati ingannati (Fooled and Deceived).

ENERGIA, CONTAMINAZIONI E CONDIVISIONE. Le strade di Torrisi, Papa e Valentino si sono incrociate per la prima volta una ventina di anni fa, proprio grazie alla loro passione comune per la musica, che li ha portati a fondare il trio già nel 2014: «Blacktop vuol dire asfalto ‒ continua Torrisi, spiegandoci la genesi del nome della band ‒ mentre Overdrive è un riferimento al rock e Experience lo abbiamo preso in prestito da uno degli artisti che stimiamo di più, un nostro idolo, ovvero Jimi Hendrix (il riferimento è alla The Jimi Hendrix Experience, ndr)». E così sono nati due album in inglese – in considerazione del fatto che Torrisi, date le sue origini australiane, è bilingue – segnati da svariate contaminazioni, tra il blues e il rock anni Ottanta amati da Torrisi, le sonorità new wave e progressive di Papa, il metal di Valentino e tanta condivisione: «Un aspetto importante per noi ‒ ci svela al riguardo Torrisi ‒ consiste nel provare tutte le settimane, per crescere insieme, consolidare il nostro sound e intensificare il rapporto umano che ci lega. È un impegno durante il quale non contiamo le ore, creando di conseguenza una forte affinità». Una scelta che è stata alla base anche della registrazione del secondo album: «Se abbiamo pensato di registrare dal vivo, e non in multi-traccia, è stato proprio per poter catturare tutta quell’energia».

«Per quanto tu possa condividere i tuoi progetti attraverso i social, il mezzo migliore per comunicare la tua musica resta quello di esibirti davanti agli altri»

AL DI L­À DELLA SICILIA. Tra l’autopromozione, qualche nuova idea creativa nell’aria e il supporto dell’ufficio stampa A Giant Leap, i Blacktop Overdrive Experience hanno fra i loro prossimi obiettivi l’ampliamento dei live al di là dei confini regionali: «In Sicilia le realtà che aprono le porte alla musica inedita sono poche e, in generale, molti club non rischiano di farti suonare se non hanno la certezza che la tua band sia già abbastanza conosciuta», conclude Gianfranco. «Ecco perché siamo alla ricerca di un’agenzia di booking che ci dia una mano e creda insieme a noi in questo percorso di crescita. Ci piacerebbe partire dall’Italia per poi arrivare all’estero, visto che, per quanto tu possa condividere i tuoi progetti attraverso i social, il mezzo migliore per comunicare la tua musica resta quello di esibirti davanti agli altri».

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