Pulci di Città: un albero di Natale per illuminare a festa il cuore di Catania

Nel centro etneo, quest’anno, la magia delle festività è arrivata fino al sito archeologico di piazza Stesicoro grazie all’associazione che, per mezzo di un bando del Comune e con l’aiuto dei commercianti della zona, è riuscita ad rivitalizzare un’area spesso poco valorizzata nonostante la presenza dei resti romani

[dropcap]L[/dropcap][dropcap]’[/dropcap]albero di Natale che da piazza Stesicoro si affaccia su via Etnea è acceso da qualche minuto e sono già tante, tantissime, le persone che si sono avvicinate incuriosite per scattare una foto o farsi un selfie con le renne di polistirolo realizzate da artigiani locali. Un flusso di gente incessante, dopo la foto diventata in pochi minuti di rito, si dirige verso gli stand che fino al 26 dicembre venderanno, per lo più, oggetti natalizi: ceramiche, accessori, addobbi, prodotti enogastronomici siciliani. Il tutto immerso in un’atmosfera che sa di Natale e vivacità, con colori caldi e musica di sottofondo. E rigorosamente made in Sicily. «Era tanto tempo che un catanese non girava all’interno dello spiazzo che dà accesso all’anfiteatro romano – commenta Brigida De Klerk, presidente de Le Pulci di Città. E il primo scopo della nostra associazione è stato proprio quello di abbellire un luogo stupendo che in un certo senso è abbandonato».

COGLIERE L’OCCASIONE. «Eravamo in una fase di stallo – chiarisce la vice presidente Olga Scaglione – nel senso che sapevamo di dover organizzare il mercatino e che ci avevano concesso una zona che non danno da tanti anni per fare qualcosa di artigianale. Abbiamo avuto il benestare della sovrintendenza proprio perché abbiamo garantito un’iniziativa sobria e rispettosa per la zona archeologica». Che a quel punto le due avevano la missione di valorizzare. Come? Se chi passeggia solitamente trova solo un lampione ad illuminare, si fa per dire, l’area, le ragazze hanno deciso di portare un po’ di luce: «Proprio in quei giorni è uscito un bando con cui il Comune chiedeva ai privati un aiuto per abbellire e illuminare la città – spiega Scaglione. Ci è sembrata un’ottima occasione per fare qualcosa di grande e abbiamo pensato di metterci un albero di Natale, che da preventivo costava mille euro. Abbiamo iniziato quindi a girare tutti i negozi della zona recuperando un bel po’ di sponsor, che hanno accolto con entusiasmo la nostra idea permettendoci di raccogliere i soldi in 24 ore». Sufficienti anche a dotare l’albero, soprannominato Rino, di renne e slitta realizzate da artigiani siciliani, da Catania a Palermo.

Uno stand del mercatino natalizio

PRENDERSI CURA . «La città non è messa benissimo e lo sappiamo un po’ tutti – sottolinea De Klerk – ma grazie alla colletta abbiamo potuto realizzare Rino, il nostro alberino che starà lì fino al 6 gennaio, e illuminare anche via Spedalieri, dove fino al 29 dicembre c’è un nostro mercatino gemello». Un esempio, dunque, per tutti i privati, che con un piccolo sforzo possono davvero contribuire ad abbellire la città, non solo a Natale. «Ognuno di noi dovrebbe a collaborare in fiducia col vicino – conclude la presidente – non solo per alcuni eventi o in determinati periodi dell’anno, ma per tutti i 365 giorni e nel rispetto dei luoghi che si occupano, non solo rendendoli più belli ma anche rimproverando chi distrugge, sporca e deturpa. Abbiamo fatto un po’ di scalpore con il nostro albero, ma c’erano già segnali molto chiari che la città è stanca e che i cittadini vanno rieducati per iniziare, già dal prossimo anno, un percorso più pulito in tutti i sensi».

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Sono cresciuta in una famiglia di giornalisti e ho avuto quindi la possibilità, fin da piccola, di stare a contatto con giornali e studi televisivi, mentre pian piano maturavo l'idea di percorrere le orme dei miei genitori e intraprendere quella strada, di certo oggi più tortuosa, ma sempre affascinante. Così, quando è arrivato il momento di scegliere l'Università da frequentare, non ho avuto dubbi: sarei stata una studentessa del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione nella mia città, che amo immensamente, a cui è seguito il biennio di specialistica in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo. Inutile dire che non mi sono mai pentita della mia scelta, apprezzando giorno dopo giorno, anno dopo anno, la comunicazione, il giornalismo e l'organizzazione di eventi legati a questi ambiti, approfonditi anche tramite esperienze lavorative in Fondazioni d'arte, librerie, Festival culturali. Insomma, non so proprio stare con le mani in mano! Sono curiosa di ciò che mi circonda e mi nutro delle storie delle persone con cui entro in contatto, probabilmente deformazione professionale.

1 Comment

  • Gabriella Pappalardo
    6 anni ago

    É sempe stato e sempre sarà cosi perr ogni cosa ci vuole collaborazione..l unione fa la forza ! Complimenti a Brigida de Klerk ed a Olga Scaglione!!!

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