Il siciliano Marco Giarratana racconta parte della propria vita in “Romanzo con angolo cottura”

L’“Uomo senza tonno” lo conosciamo già: è Marco Giarratana, quel giovane siciliano con migliaia di followers su Instagram e su Facebook che ama definirisi “scièf a domicilio” e va in giro per l’Italia preparando cene originali nelle nostre case. La sua storia è oggi romanzata nel suo primo libro: “Romanzo con angolo cottura” (Longanesi, 2018).

C’è l’angolo cottura, ma non è un ricettario. «L’idea di scrivere un libro in realtà non è mia, – commenta il ragazzo – è stato lo stesso editore, Longanesi, che avendo letto la mia storia mi ha proposto di romanzarla. Inizialmente si era pensato a un libro di ricette, ma ho rifiutato poiché sarebbe stato troppo monotono, tradizionale e ormai, con internet, sono pochissime le persone che acquistano ricettari. Da qui l’idea di scrivere invece una biografia romanzata». La vita di Marco ha già di suo gli ingredienti per realizzarne un libro: inventiva, poliedrìa, capacità di ripartire da zero. «Alcuni eventi raccontati nel romanzo – afferma – sono accaduti realmente: per esempio lo sfratto, la perdita del lavoro, l’incidente, gli attacchi di panico. Sono stato molto sincero nella parte più intima ed emotiva, ma ovviamente ho dovuto anche inventare qualcosa per attirare l’interesse dei lettori, cosa che ho temuto di non riuscire a fare».

Letture musicali e saporite. L’“Uomo senza tonno” ha da sempre una passione per la musica, è stato musicista e autore di testi, ha fatto parte di un gruppo e per lui comporre una canzone è come inventare un piatto. Il connubio cucina-musica è stato ora completato dall’attività letteraria: nella copertina del libro compare infatti un angolo cottura con posate, cibo (non a caso pesci!) e delle cuffiette. «La musica fa parte della mia vita – racconta Marco – e nel romanzo sono citati molti cantanti e tante canzoni, quindi è stato naturale mettere in copertina una parte rappresentativa di me».

“Figli di bottarga”. Come un film, Marco ha deciso di accompagnare il proprio romanzo con una colonna sonora: «È stato spontaneo per me creare una playlist su Spotify in cui inserire i brani citati nel libro: in questo modo chi legge può ascoltarli e associarli ai vari capitoli, proprio come canzoni e musiche si associano alle scene di un film». Sicuramente il nome scelto per questa playlist non è convenzionale: “Figli di bottarga”. «Inizialmente avevo pensato a questo titolo per il libro, ma era troppo comico e inadatto per il suo contenuto. Il legame a questo nome però, nato in una chat con amici, era troppo forte per abbandonarlo: testardo, ho deciso di darlo alla playlist! Sono sempre l’“Uomo senza tonno”, cosa potevate aspettarvi?!».


Baccalà cotto in infusione, crema di cime di rapa all’aglio, mousse di mozzarella di bufala, polvere di pomodoro

 

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