Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Fora Tempu” Lautari

A nove anni dal loro ultimo lavoro discografico, ritornano i Lautari, band catanese di culto. Il brano, che anticipa l’uscita dell’omonimo album, è una sorta di presa di distanza dai ritmi di questi tempi in cui tutto si misura con l’efficienza e il guadagno. “Fora Tempu” esce accompagnato da un divertente video che loro raccontano così: «L’idea di fare un balletto sull’ultimo riff ci frullava in testa da un po’ di tempo (ovviamente citazione dal film Gli allegri vagabondi di Stanlio e Ollio). L’unica altra idea era di fare una citazione dal video dei Queen Bohemian Rapsody in cui i volti degli artisti venivano illuminati da una torcia. Poco per un video di quasi 5 minuti. Per fortuna, il giorno in cui siamo andati a fare il sopralluogo tecnico al teatro Brancati di Catania, teatro che il direttore – il buon Orazio Torrisi – ci ha prestato per girare il video, abbiamo trovato sul palco la scenografia, non ancora smontata, dell’ultimo spettacolo che era stato in programmazione prima del maledetto virus. In quella scena c’era un enorme armadio che immediatamente ci ha suggerito la trama: siamo chiusi dentro l’armadio (metafora del lockdown), a un certo punto usciamo (liberazione) e ci mettiamo a ballare (felicità e sollievo). Mentre giravamo è venuto a trovarci il nostro amico Marco Napoli con il suo pupo Peppenino (essendo di legno non ha problemi di contagio e quindi è stato inserito nella storia), che fuori dall’armadio sente la musica e dopo qualche ricerca apre l’armadio liberandoci. La trama non sarà degna di Guerra e pace, non avrà l’introspezione di Bergman (per quanto… dentro l’armadio!) ma pensiamo che il video sia venuto carino, e soprattutto a tempo (di lockdown)». (Giuseppe Attardi)

“Come sei” Celo

Sorprende per vocalità e songwriting la canzone della palermitana Celeste De Lisi, in arte Celo, che ricorda il miglior Alex Baroni. “Come sei” racconta «di un ragazzo che, perdendo la memoria a causa di un incidente stradale, inizia a ricordare qualcosa di forte che lo ha segnato profondamente», spiega la cantante R’n’B siciliana. «È una storia d’amore che ricorda in modo etereo e profondo ma che a causa di incomprensioni, dettate da uno stile di vita diverso, finisce. Prende il sopravvento la nostalgia per qualcosa di vero e bello che ormai non esiste più, se non solo nei suoi ricordi». (G. A.)

“Pillirina” MassimoNero

Catanese, con un trascorso londinese, ha registrato questo brano durante la residenza artistica “Sound Bocs” di Musica Contro le Mafie – prima Music Farm a sfondo civile mai realizzata in Europa – ed è inserito nella compilation di brani inediti contenuta nel libro di lettura aumentata “Sound BoCS Diary” che sarà presentato a Casa Sanremo, come iniziativa collaterale al Festival. La canzone, spiega l’autore, «è la trasposizione in chiave moderna dell’omonima leggenda siciliana che parla di una storia d’amore negata per imposizione di terzi, costellata da tracotanza e abnegazione, sfociando infine nella resa più totale di chi abbandona non solo le proprie radici ma talvolta anche se stesso». Marranzano e zampogna, tra Sicilia, Sardegna e world music. (Redazione)

“Segno” TSBLuesone (Luis Found remix)

Luis Found è un produttore di musica elettronica catanese che, sullo stile di Slipknot, Daft Punk, Liberato, M¥ss Keta, Elena Ferrante e Bansky – per citarne solo alcuni – preferisce nascondere la propria identità e il proprio volto. «La mia immagine resta sempre nell’anonimato e faccio parlare solo i miei brani e le mie produzioni video», spiega, inviandoci il suo ultimo brano, il remix di un brano blues cantato in siciliano ed italiano, dal titolo “Segno”, di TSBluesone, uscito sotto l’etichetta Dcave Records, del quale ha anche prodotto il video musicale. (Redazione)

“Ti sveglierò in Aprile” Miqrà

Un viaggio a bordo del taxi con i Miqrà, un percorso lungo lo spazio e il tempo, durante il quale la voce ci racconta e ricorda episodi che spingono a riflettere, ma soprattutto a risvegliare umanità: “Dormi amore mio, dormi ancora un po’, tanto alla fine poi vinciamo noi. Le tue labbra sulle mie ed è rivoluzione, non sai la paura che hanno dell’amore”. (Daniela Marsala)

“Hey tu” Noise Horizon

Chitarre hard, batteria e basso martellanti, armonica urlante e una voce che insegue Robert Plant. È il rock bello carico dei Noise Horizon, finalisti nella scorsa edizione del Sanremo Rock festival. Questo è il loro primo singolo. Ottimo debutto, come la qualità del video. (Redazione)

“Povero Artista” Malarazza 100% Terrone

L’ultimo singolo della band dei monti Sicani propone sonorità inconfondibilmente siciliane rimanendo al contempo di grande freschezza. Ad una melodia ben congegnata si accompagna un testo dalla intelligente ironia. (Redazione)

“Adesso” Diodato e Roy Paci

Un invito a vivere il momento, a sentire e condividere le emozioni che rendono unico e irripetibile il nostro presente: “E dici che torneremo a parlare davvero senza bisogno di una tastiera, e passeggiare per ore per strada fino nascondersi nella sera” (D. M.)

“Sovaiè” Qbeta

Dolcezza e malinconia si intrecciano in questa trasognata interpretazione della band originaria di Solarino. Una ninna nanna dal sapore esotico, che invita a vivere e a sperare. (Redazione)

“Stranizza d’amuri” Franco Battiato

La produzione in dialetto di Franco Battiato ha probabilmente come suo apice questo brano. Ambientato nel “vallone di Scammacca”, alle pendici dell’Etna, nei giorni della guerra, Stranizza d’amuri è una canzone che a un inizio nostalgico affianca un refrain evocativo, incentrato – come spesso avviene nella poetica del cantautore di Jonia – sulla potenza dell’amore come motore dell’animo umano. (Giuseppe La Rosa)

Ascolta la playlist su Spotify

Il nostro impegno è offrire contenuti autorevoli e privi di pubblicità invasiva. Sei un lettore abituale del Sicilian Post? Sostienilo!

Print Friendly, PDF & Email