In una terra come la Sicilia, in cui il contatto con l’elemento acqua è praticamente imprescindibile, non stupisce che la sua comparsa si riscontri in numerosi modi di dire dialettali, a cominciare da Acqua davanti e ventu d’arreri, del quale ci eravamo occupati in questo articolo.

Ma non finisce qui, perché per l’appunto la sua presenza si ritrova in proverbi come Acqua passata un macìna mulìnu, ovvero L’acqua passata non fa macinare il mulino, in riferimento al fatto che nei mulini l’acqua che è già passata dalla pala non farà più girare la macina, per quanto ci si sforzi.

Il suggerimento, in altre parole, è di non rinvangare discorsi rispetto ai quali è già stato detto tutto senza trovare un accordo, perché riprendere l’argomento non porterà probabilmente a nuove soluzioni. A questo si aggiunge Acqua, cunsìgghi e sali a ccu’ non addumànna non ci ‘nn’ha a’ddari, ovvero Acqua, consigli e sale, se non richiesti, non li devi dare.

In questo caso, l’espressione ci invita a limitare i nostri slanci spontanei nelle circostanze in cui prendere l’iniziativa potrebbe essere non solo superfluo, ma addirittura fuori luogo: se qualcuno intorno a noi non ha bisogno di dissetarsi, di aggiungere un pizzico di sapore a un piatto o di ricevere un consiglio da parte nostra, infatti, è sempre meglio mantenere una certa discrezione.

E veniamo ora a due sintagmi apparentemente simili, ma che in realtà veicolano sfumature di significato diverse. Il primo è Acqua ca duna a du’ funtani, una d’i dui è cunnannàta a siccàri, cioè Se la stessa acqua rifornisce due fontane, una delle due è condannata a seccare, come a dire che non è preferibile non tenere il piede in due scarpe e occuparsi di una questione delicata alla volta.

Il secondo detto è invece Acqua ca duna a tanti vaddùni a mari ‘un ci n’arriva, che potremmo tradurre in italiano come L’acqua che si divide in tanti torrenti non arriva al mare. Anche in questo caso siamo davanti a una considerazione della saggezza popolare per la quale, se dedichiamo la nostra attenzione a troppe attività, rischiamo di non portarne a termine nessuna.

Mentre qui, però, l’ammonimento è a non impegnarsi troppo per evitare di stancarsi e distrarsi, nell’espressione precedente l’accento è puntato piuttosto sulla necessità di non tradire una causa per un’altra, mantenendosi fermi nei propri intenti e rispettosi della strada che si è deciso di percorrere.

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