Qualche antipatico che volete evitare? “Acqua davanti e ventu d’arreri” è il detto che fa per voi
Il suo significato, abbastanza vicino all’italiano contemporaneo e quindi comprensibile anche per chi non conosce fino in fondo l’idioma della regione, mantiene comunque un’aura di mistero finché non se ne scioglie il senso, che ci rimanda, inaspettatamente, al mondo della campagna
Vi è mai capitato di conoscere una persona per la quale all’inizio provavate magari un moto di simpatia, ma che poi, con le sue frasi o con i suoi comportamenti, vi ha fatto cambiare radicalmente opinione su di sé, al punto da spingervi a pensare di non volere avere più niente a che fare con lei? Ecco, se vivete in Sicilia vi sarà allora capitato anche di volere spiegare questo concetto in maniera colorita.
Fortuna che il dialetto non delude mai le intenzioni “espressive” degli abitanti dell’isola e che, anche in una circostanza simile, ha in serbo un’espressione proverbiale perfettamente adeguata al contesto. Si tratta di acqua davanti e ventu d’arreri, un sintagma metaforico che si riferisce proprio a qualcuno con il quale non si vuole più avere alcun tipo di rapporto.
Il suo significato, abbastanza vicino all’italiano contemporaneo e quindi comprensibile anche per chi non conosce fino in fondo l’idioma della regione, mantiene comunque un’aura di mistero finché non se ne scioglie il senso. L’espressione si riferisce infatti al mondo popolare delle campagne, nel quale era abitudine salutare qualcuno dopo avere trascorso del tempo insieme e vederlo allontanarsi in campo aperto, a prescindere dalle condizioni meteorologiche del momento.
Nel caso di qualcuno che non si sarebbe voluto rivedere, ci si augurava quindi che avesse proprio il vento a spingerlo da dietro e l’acqua di una precipitazione a sollecitarlo ancora di più a camminare in fretta nella direzione opposta, affinché si allontanasse senza volere né potere tornare indietro. Il modo di dire si è mantenuto fino ai nostri giorni nella sua forma originaria, e si utilizza specialmente quando ci si tiene a sottolineare che non si vorrebbe entrare in conflitto aperto con qualcuno, ma che senza dubbio ci si rallegrerebbe di non ritrovarselo fra i piedi per una fortunata serie di eventi.
Carlo Traverso
5 anni agoSicura dell’interpretazione? Mi sembra più una espressione marinara, tradotta in modi di dire italiani, gira al largo e vento in poppa.
Eva Luna Mascolino
5 anni agoPotrebbe essere interpretata anche così, effettivamente. Ho trovato meno fonti ufficiali in merito, però era stata una delle mie prime idee: “acqua davanti” potrebbe indicare il mare su cui navigare, mentre il “vento dietro” quello da cui farsi sospingere per allontanarsi.
Non avendo trovato prove in merito, però, avevo evitato di citare questa teoria, per quanto questo commento sia ora in linea con la mia prima impressione. Se dovesse avere qualche documento da inviarmi al riguardo da usare come attestazione di uso e/o di etimo gliene sarei grata.
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