Che vi troviate a Palermo per un giorno, una settimana o un mese, una delle specialità dello street food siculo che vi consiglieranno di assaggiare – al di là del pani c’a mèusa – è senza dubbio il cosiddetto sfinciòne.

Lo si trova nei bar, nei panifici, praticamente un po’ in tutti i quartieri: basta guardarsi intorno per scegliere il formato che si preferisce e decidere se assaggiarlo in riva al mare, in pieno centro storico o magari su una terrazza con vista, gustandosi non solo una delle leccornie del capoluogo di regione, ma se possibile anche una vista d’eccezione sul centro urbano.

La descrizione di questa ghiottoneria è presto detta: ci troviamo davanti a una sorta di pizza, che però ha un impasto più morbido e al tempo stesso più poroso, e che in genere viene condito con degli ingredienti ben precisi. Oltre alla classica salsa di pomodoro e a un pizzico di olio e origano, infatti, lo sfinciòne è noto per la presenza del caciocavallo e del pecorino, accompagnati da una quantità variabile di cipolla e di acciughe.

E se vi state chiedendo da dove derivi un termine così curioso ed ermetico come sfinciòne, eccoci arrivati alla parte più interessante del discorso: ancora oggi, nonostante la sua popolarità, le teorie al riguardo sono molteplici e difficili da confermare, per quanto non manchino alcune ipotesi che sono ritenute verosimili dai linguisti. La prima è senza dubbio da rintracciare nel sostantivo arabo sfang, che vuol dire frittella e che sarebbe quindi facile da associare alla preparazione dello sfinciòne, nonché credibile se pensiamo che molti piatti della Trinacria arrivano dal Medioriente (come la stessa cassata).

Secondo altri, invece, dovremmo piuttosto guardare al latino spongia, che anticamente significava spugna e che potrebbe essere stato associato allo sfinciòne per via della sua consistenza. Quale che sia la verità, resta il fatto che quest’ultimo sa incarnare la personalità decisa e carismatica di un popolo che nel corso dei secoli ha dimostrato di saper fare proprie le tradizioni e le suggestioni culinarie di tante culture diverse, adattandole e riproponendole in maniera originale nella vita quotidiana.

Il nostro impegno è offrire contenuti autorevoli e privi di pubblicità invasiva. Sei un lettore abituale del Sicilian Post? Sostienilo!

Print Friendly, PDF & Email