Il “siddunaru”: dai carretti alle festività religiose, un artigiano di un tempo andato

Sidduni, zimmila, busciuli…tutto pronto per i carretti di Sant’Alfio, celebrato giorno 10 maggio insieme ai santi Cirino e Filadelfio nel paesino etneo di Trecastagni. Ma cosa sono questi strani aggeggi realizzati e cosa c’entrano con le celebrazioni religiose del piccolo centro in provincia di Catania? La risposta risiede nella figura siddunaru. Ma di chi si tratta, esattamente?

Artigiani di un tempo. Mestiere ormai quasi perduto, il siddunaru o vardaru era un artigiano specializzato nella fabbricazione dei sidduni, grosse selle che venivano sistemate sul dorso dei cavalli adibiti al traino dei carretti. Nel tempo in cui cavalli, asini e muli venivano usati come bestie da soma, ai lati dei sidduni erano appese delle borse adatte al trasporto delle merci, i zimmila, realizzati con la parte più interna delle foglie di palma nana, il “cuore”, per questo in dialetto siciliano dette curina. Sotto lu sidduni era posta la varda o, in base alla grandezza, varduni: un’imbottitura di paglia o crine a protezione dell’animale. Ai lati i cavalli erano ornati con le ciancianedde, particolari campane di rame usate per decoro realizzate sempre dal siddunaru, abile nella fusione e lavorazione dei metalli. E i busciuli?! Si tratta di un’asse di legno di rinforzo per le sponde a cui erano agganciate le ruote dei carri.

Tradizione e folklore. Ma che legame c’è tra sidduni, busciuli, ciancianeddi e quant’altro e… Sant’Alfio?! Il 10 maggio si celebrano i tre santi fratelli Alfio, Cirino e Filadelfio, che secondo la tradizione riposarono all’ombra dei castagni di Trecastagni, paese della provincia di Catania, prima del loro martirio. Un tempo i devoti andavano da Catania a Trecastagni, alle pendici dell’Etna, proprio su dei carretti affrontando la ripida salita dei sapunari, talmente ripida da essere scivolosa come se fosse cosparsa di sapone. Al ritorno dai giorni di festa si scendeva verso Catania in corsa ubriachi proprio su questi carri. Oggi per tradizione i carretti sfilano in occasione della settimana di festeggiamenti per i santi. 

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Laureata con il massimo dei voti in Filologia Classica all’Università degli Studi di Catania, Olga Stornello (classe 1994) è giornalista pubblicista dal 2019. Dopo aver acquisito il tesserino grazie alla collaborazione con varie testate (tra cui, oltre “Sicilian Post”, il quotidiano “La Sicilia”), ha frequentato il master RCS Academy “Scrivere e comunicare oggi: metodo Corriere” nel 2020. Tra le sue intramontabili passioni, al di là della scrittura, si annovera anche la danza, che pratica da sempre.

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