Con l’arrivo del primo fresco autunnale, è probabile che anche voi stiate tornando a cucinare dei piatti più caldi, nel tentativo di contrastare l’abbassamento delle temperature con un pasto rinfrancante ma al tempo stesso, se possibile, sano.

A prestarsi bene a questo utilizzo sono quindi, specialmente in una regione come quella siciliana, verdure e ortaggi reperibili un po’ in tutte le stagioni, ma che se cercate freschi potete comunque reperire facilmente sul posto: cipolle, patate, peperoni, zucchine e pomodori.

A renderli unici nel loro genere, quando vengono cucinati insieme, è peraltro una ricetta tipica proprio della Trinacria, che nella tradizione contadina è ricondotta in dialetto al cosiddetto canàzzo. Simile a una caponata, ma di fatto non proprio identico, il canàzzo è infatti uno stufato che a modo suo ricorda un po’ la ratatouille e un po’ la peperonata, con un tocco tutto suo.

Quale? Bisognerà chiedere di volta in volta alla famiglia (o al ristorante) che lo prepara per avere informazioni, perché da secoli il canàzzo viene preparato nelle più disparate varianti, tutte ugualmente appetitose: al forno o in padella, agrodolce o più salato, il canàzzo è infatti capace di soddisfare il palato di chiunque, restando ancora oggi un piatto tipico molto amato in ogni occasione.

E c’è di più, perché se la sua presentazione può dare adito a dibattiti e differenze di vedute, la sua storia etimologica rimette tutti d’accordo, e perfino con un pizzico di curiosa ironia. Per vederci più chiaro dobbiamo non a caso pensare alla tipica espressione locale fàri ‘i cosi a canàzzu, ossia fare le cose come un cagnaccio, cioè con poca cura e in maniera caotica.

Di conseguenza, se traslato in ottica culinaria, il canàzzo diventa quel piatto in cui gli ingredienti sono accoppiati fra di loro con un po’ di disordine, quasi “per caso”, proprio perché dipendevano dalle provviste e dal raccolto a cui poteva attingere di volta in volta la popolazione. Eppure, il risultato è sempre gustoso e soddisfacente, in particolare poi se abbinato a un friabile crostone di pane.

Il nostro impegno è offrire contenuti autorevoli e privi di pubblicità invasiva. Sei un lettore abituale del Sicilian Post? Sostienilo!

Print Friendly, PDF & Email